VIAGGIO NELL’ANIMA DELL’EUROPA.UN VIAGGIO IN 16 TAPPE SUL SOLE 24 ORE DOMENICA A CURA DI CARLO OSSOLA

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Che cosa può dire di sé oggi l’Europa, che valga a riconoscersi e a farla riconoscere? Dove è nata l’Europa che viviamo oggi e quali personaggi e quali avvenimenti hanno contribuito a renderla come la viviamo? Un'Unione che non ha voluto darsi una carta di identità, ma che sta smarrendo persino il fatto di essere da millenni unita per il lento sovrapporsi e stratificarsi della sua più profonda natura.

Il Sole 24 Ore presenta a partire da domenica 16 aprile un viaggio in 16 tappe attraverso 16 luoghi emblematici. A fare da guida sarà Carlo Ossola, accademico italiano del College de France e nuovo membro dell'American Academy of Science and Arts, che ha selezionato non metropoli o capitali, ma ‘luoghi comuni’ di un quotidiano da ritrovare: “nodi che, toccati dall’agopuntura della coscienza storica, rilasciano il dolore di tanti scontri e la sapienza di tanti saperi”.

Si tratta di ritrovare, nella geografia di un continente tracciata ormai dalle rotte dei voli lowcost, una sorta di “cartografia storica” della identità Europea: si parte da Anderlecht, dalla casa di Erasmo, a due passi dal quartiere da cui sono usciti parte dei terroristi del Bataclàn. In questa casa umanistica raccolta nel verde visse Erasmo nel 1521, padre della pace europea e dello scambio tra i giovani di tutte le nazioni. Il viaggio prosegue poi per luoghi come St. Bénoit et Germigny-sur-Loire, dove Teodulfo, ministro di Carlo Magno, decise di rifare Bisanzio e Gerusalemme per riunire le lunghe migrazioni del credere, o Treviri (Augusta Treverorum) la più nobile e popolosa città romana a nord delle Alpi, capitale insigne sino a Costantino e fucina degli ingegni d’Europa: da Karl Marx a Alexander Lonquich. E ancora Pécs in Ungheria: città di Celti, Illiri, Pannoni, Turchi ottomani, ungheresi austriaci, che raccoglie dal cimitero paleocristiano alla moschea di Jákováli Hásszán, alla sinagoga grande di Pécs. Per arrivare sino a Glendalough, l’Irlanda di Giovanni Scoto Eriugena, che tradusse dal greco gli scritti di Origene e dei Padri di Cappadocia, introducendo in Europa il neoplatonismo dello Pseudo-Dionigi.

Un itinerario che accompagnerà i lettori alla comprensione, alla storia, all'identità e alle radici profonde e future della nostra patria comune.