Un'edizione speciale per i 20 anni del Festival dell'Economia di Trento

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Alla guida del Festival di Trento

Compleanno doppio quest’anno per i 20 anni del Festival dell’economia di Trento e per i 160 anni del Sole 24 Ore. Un valore aggiunto per l’edizione 2025 della kermesse, nel capoluogo trentino dal 22 al 25 maggio 2025 sul tema “Rischi e scelte fatali. L’Europa al bivio”. Titolo particolarmente azzeccato, che farà da filo conduttore a oltre 300 eventi con ospiti da tutto il mondo, tra cui 6 Premi Nobel, 16 Ministri, 107 relatori del mondo accademico, 45 economisti nazionali e internazionali. C’è quindi grande attesa per la XX edizione presentata il 2 aprile a Milano, nella sede del Mudec (Museo delle Culture), proprio nel giorno dell’annuncio sulla politica dei dazi da parte degli Stati Uniti. 

Una capacità di “visione” sottolineata da molti degli ospiti intervenuti, a partire dal presidente della Provincia autonoma di Trento che ha aperto la presentazione moderata dai giornalisti Giampaolo Pedrotti e Rosalba Reggio. Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha citato la particolare attenzione e aspettativa, generata da un appuntamento che compie 20 anni. Un obiettivo − ha affermato il presidente − salutato con orgoglio dal territorio trentino, per un evento negli anni è riuscito a raccontare gli eventi economici, a reinventarsi e trovare nuovi dinamismi, sempre con lo sguardo in avanti. Il presidente ha quindi ricordato quanto il filo conduttore per il 2025, scelto sei mesi fa, risulti oggi particolarmente attuale, per una nuova edizione che certamente permetterà al Trentino, piccola terra di autonomia e di montagna, di confermarsi capitale dell’economia internazionale.

Fabio Tamburini, direttore del Sole 24 Ore, Radiocor e Radio 24 e Presidente del Comitato Scientifico del Festival, ha evidenziato il valore della manifestazione: “I numeri parlano chiaro, l’anno scorso abbiamo avuto a Trento in 4 giorni 40mila persone, soprattutto giovani, sale occupate all’85% e un’organizzazione granitica che farà la differenza anche quest’anno”. Fondamentale, ha aggiunto, “il gioco di squadra, che ha funzionato anche per la scelta del titolo, frutto del lavoro collettivo del comitato scientifico e dell’advisory board”. “Noi − ha continuato Tamburini − crediamo nella dialettica, nel confronto, che è vitale per la democrazia. Il nostro è un contributo per la conoscenza, perché solo con la conoscenza si fanno scelte consapevoli. Il Festival dell’economia di Trento è certamente diventato un appuntamento per tutto il Paese e il dibattito internazionale”.

“Il Festival dell’economia di Trento − così Federico Silvestri DG Media & Business del Gruppo 24 ORE − rappresenta più di un fiore all’occhiello per il nostro Gruppo, che quest’anno compie 160 anni. Ci siamo incamminati in quest’avventura, fin dalla prima edizione a cui abbiamo contribuito, con tutta la nostra energia, convinti di poter dare bene il nostro contributo . Oggi ci sentiamo tutti un po’ trentini, grazie alla fusione straordinaria che si è creata nella squadra del Festival, tra gli stakeholder del territorio, la cittadinanza e tutti coloro che lavorano per il Sole 24 Ore. La manifestazione è sempre più un tassello prezioso della nostra attività editoriale”.

Anche il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha evidenziato il valore dell’impostazione attuale del festival, attento alle dinamiche della geopolitica e dell’economia internazionale che si intrecciano alla dimensione dei territori e delle città. E una città, come ha precisato il sindaco di Trento, è tale perché è luogo di incontro di diversità e di opinioni differenti. Confronto fondamentale, ha continuato il primo cittadino, perché la democrazia non è solo andare a votare, ma significa immergersi nei temi, capire, dibattere. Il sindaco ha quindi condiviso quanto affermato in occasione di una precedente edizione dal presidente della Provincia, che aveva parlato del Festival come di una Davos popolare. L’ambizione, ha concluso il primo cittadino, è quella di non fare un evento di élite, ma con tutti e per tutti, in cui dare nuova energia alla nostra democrazia.

Il valore del confronto e del “coraggio delle scelte” è stato condiviso dal rettore dell’Università degli studi di Trento Flavio Deflorian: “Se stiamo vivendo momento di scelte difficili per il mondo economico e politico, non da meno lo si può dire del mondo universitario, negli atenei americani e non solo, che sono alle prese con il rischio di una contrazione della libertà accademica. Serve coraggio per difendere la ricerca libera, integra, e per promuovere la diversità dei punti di vista. Come ci vuole coraggio per fare una scelta in un momento di crisi. E proprio su questo,  pensando al tema del Festival, più che al bivio, l’Europa mi sembra stia girando in tondo in una rotatoria, incapace di prendere un’uscita. Il mondo accademico può contribuire a dare risposte in questo contesto internazionale. E nella formazione degli studenti, perché li aiuta a essere liberi, aperti alle opinioni degli altri e a evitare il più possibile gli errori. Ma soprattutto a trovare il coraggio di fare delle scelte. Come università abbiamo la responsabilità di dare segnale in questa direzione”.

Il presidente di Trentino Marketing Giovanni Battaiola ha evidenziato il successo del Festival dell’Economia di Trento e quello di un territorio che crede nella propria offerta di eventi ed ospitalità. Il Trentino − questo il suo messaggio − non a caso è diventata la terra dei festival, per la sua capacità di essere un territorio organizzato, che si integra perfettamente con tutti i partner e valorizza le “belle stagioni”,  fuori dai periodi canonici del turismo quindi per, ancora di più, poter offrire un’ospitalità sempre genuina e permettere agli ospiti di vivere il territorio in tutti i suoi punti di forza, dagli aspetti culturali all’enogastronomia. Il turismo, ha concluso, rappresenta un momento di incontro e spensieratezza, ed è con questo spirito che il Festival dell’Economia permette a tutti di riflettere sui grandi temi dell’attualità.

L’attenzione alle nuove generazioni è stata confermata anche da Maurizio Rossini, amministratore delegato di Trentino Marketing: “Lavoriamo per mettere in campo un Festival dell’Economia che sempre più crei momenti di incontro e confronto per tutti ma in particolare per i giovani con l’ambizione, quindi, non solo di un’affluenza importante degli studenti, ma anche di una loro partecipazione attiva con domande e interventi. Il Festival è a Trento non per caso: la nostra Provincia è da sempre terra di confine e quindi luogo di incontro, scambio, confronto e innovazione, anche istituzionale. Quest’anno il Festival celebra vent’anni e per sottolineare questo importante traguardo, tra le tante iniziative, segnalo la mostra ’20 anni di Sguardi sul mondo. Abbiamo, inoltre, un nuovo sito e ci sarà anche quest’anno una grande attenzione alla sostenibilità. Tutto il Trentino si raccoglie quindi attorno al suo Festival in modo proattivo, un grande grazie alle organizzazioni trentine che partecipano, organizzano e rendono possibile questo grande appuntamento e a tutta la struttura del Gruppo 24 ORE”.

Al termine degli interventi la seconda parte della presentazione è stata dedicata all’illustrazione dei programmi del Festival 2025 e del Fuori Festival, affidata rispettivamente a Tamburini e Silvestri.