Le grandi mostre a Milano prodotte da 24 ORE Cultura

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È un autunno 2022 ricchissimo quello di 24 ORE Cultura, che presenta al pubblico tre grandi mostre a Milano.

Ma andiamo con ordine.

E’ stata inaugurata l’8 ottobre al Mudec la mostra-racconto – patrocinata dal Ministero dei Beni Culturali italiano, peruviano e da RAI – “Machu Picchu e gli Imperi d’oro del Perù”. Un viaggio meraviglioso - dalle origini all’apoteosi dell’Impero Inca. Una mostra che attraverso manufatti plurimillenari, video, ricostruzioni immersive 3D e un allestimento per immagini che rende l’idea di un vero e proprio viaggio nel tempo, traghetta il pubblico indietro nei millenni raccontando la storia di un civiltà tanto gloriosa quanto antica e remota e di cui spesso si conosce solo l’ultimo tassello, quello più recente e universalmente reso famoso dal ritrovamento dei resti della grande città sacra di Machu Picchu.

Ma la storia del Perù inizia da molto, molto più lontano. La mostra – che rimarrà aperta al pubblico fino al 19 febbraio 2023 - è promossa dal Comune di Milano-Cultura e realizzata da World Heritage Exhibitions (Cityneon Holdings) e 24 ORE Cultura, in collaborazione con il Governo del Perù e il Ministero della Cultura del Perù, l’Associazione Inkatera, e grazie alla collaborazione con il Museo Larco di Lima, da cui provengono gli oltre 170 manufatti.

Il progetto, a cura di Ulla Holmquist direttrice del Museo LARCO di Lima e dell’archeologa Carole Fraresso, attraversa la storia artistica e la biodiversità andina in tutta la sua ampia dimensione geografica e profondità cronologica, per culminare con un viaggio ideale nella città inca di Machu Picchu. Per maggiori informazioni https://www.mudec.it/ita/machu-picchu-e-gli-imperi-doro-del-peru/

L’altra mostra evento dell’autunno culturale Milanese è a Palazzo Reale: “Bosch e un altro Rinascimento”. Jheronimus Bosch (1453 – 1516) è noto in tutto il mondo per il suo linguaggio fatto di visioni oniriche e mondi curiosi, incendi, creature mostruose e figure fantastiche.

Milano per la prima volta, sotto la direzione artistica di Palazzo Reale e Castello Sforzesco, rende omaggio al grande genio fiammingo e alla sua fortuna nell’Europa meridionale con un progetto espositivo inedito che presenta una tesi affascinante: Bosch, secondo i curatori, rappresenta l’emblema di un Rinascimento ‘alternativo’, lontano dal Rinascimento governato dal mito della classicità, ed è la prova dell’esistenza di una pluralità di Rinascimenti, con centri artistici diffusi in tutta Europa.

Aperta al pubblico fino al 12 marzo 2023, “Bosch e un altro Rinascimento” la mostra è promossa dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Castello Sforzesco e realizzata da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE con il sostegno di Gruppo Unipol, main sponsor del progetto.

Tre i curatori: Bernard Aikema, già professore di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università di Verona, Fernando Checa Cremades, professore di Storia dell’Arte all’Università Complutense di Madrid e già direttore del Museo del Prado e Claudio Salsi, direttore Castello Sforzesco, Musei Archeologici e Musei Storici e docente di storia dell’incisione presso l’Università Cattolica di Milano. Il percorso espositivo presenta un centinaio di opere d’arte tra dipinti, sculture, arazzi, incisioni, bronzetti e volumi antichi, inclusi una trentina di oggetti rari e preziosi provenienti da wunderkammern. In questo ricchissimo corpus spiccano alcuni dei più celebri capolavori di Bosch e opere derivate da soggetti del Maestro - mai presentate insieme prima d’ora in un’unica mostra. Bosch è infatti autore di pochissime opere universalmente a lui attribuite e conservate nei musei di tutto il mondo. Proprio perché così rari e preziosi, difficilmente i capolavori di questo artista lasciano i musei cui appartengono, e ancora più raramente si ha la possibilità di vederli riuniti in un’unica esposizione. https://www.palazzorealemilano.it/mostre/e-un-altro-rinascimento

Infine sempre al Mudec a partire dall’11 novembre è possibile visitare la mostra “Robert Capa. Nella Storia”. In occasione dei 110 anni dalla nascita di Robert Capa (22 ottobre 1913) il Mudec rende omaggio al grande fotografo ungherese con una mostra personale che ripercorre i principali reportage di guerra e di viaggio che Capa realizzò durante vent’anni di carriera, anni che coincisero con i momenti cruciali della storia del Novecento.

La mostra, visitabile presso Mudec Photo sino al 19 marzo 2023, è prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, promossa dal Comune di Milano-Cultura e curata da Sara Rizzo. Lo spazio Mudec Photo - totalmente dedicato alla fotografia d’autore - giunge ormai alla sua sesta mostra monografica e in poco meno di quattro anni ha raccontato al pubblico milanese i giganti della fotografia del Novecento: Steve McCurry, Elliott Erwitt, Tina Modotti, Henri Cartier-Bresson. L’impegno di Mudec Photo prosegue dunque per l’autunno 2022 con una retrospettiva sul lavoro – lungo una vita – di un artista che ha fatto la storia fotografica del Novecento, Robert Capa.

Realizzato grazie alla collaborazione con l’agenzia Magnum Photos, la mostra - curata appositamente per il Mudec - riunisce un eccezionale corpus di fotografie: oltre 80 stampe fotografiche, alcune delle quali mai esposte prima in una mostra italiana, accompagnate da alcuni documenti d’epoca provenienti dalla collezione di Magnum.

“Robert Capa. Nella Storia”, che vuole porsi come apripista delle celebrazioni per i 110 anni dalla nascita del leggendario fotoreporter, racconta la Storia del Novecento, quella con la S maiuscola, Attraverso i suoi ritratti in bianco e nero e i suoi reportage di guerra e di viaggio, l’obiettivo del fotografo fece conoscere al mondo non solo gli orrori e le miserie dei tanti conflitti armati che caratterizzarono il secolo scorso e i volti degli uomini e delle donne che fecero la Storia, ma anche la vita quotidiana fatta di piccoli momenti di gioia e voglia di riscatto, di presente e futuro, di realtà e di sogni delle persone comuni, indifferentemente da una parte all’altra del globo. https://www.mudec.it/ita/robert-capa-nella-storia/